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RE-FLUO videoperformance di Francesca Fini Italia, 2022, 6’39’’

RE-FLUO è un progetto che indaga la tecnologia di fotogrammetria basata sull’intelligenza artificiale che incontra caos ed errori. Cosa succede quando facciamo un “selfie” con uno scanner 3D? Innanzitutto, dobbiamo pensare che non saremo più proiettati, cellula per cellula, pixel per pixel, su quello schermo invisibile e bidimensionale che idealmente ci separa dal cellulare. Dobbiamo muoverci, lasciarci esplorare lentamente, centimetro dopo centimetro. Dobbiamo svelare i nostri corpi e girarci per rivelare gli interstizi. La fotografia 3D è un’esperienza dinamica, empirica: una danza con la luce che fa affidamento sull’intelligenza imperfetta del dispositivo, che interpreta, percepisce, ricostruisce e mette insieme il nostro simulacro frammentario. E cosa succede se si decide di sollecitare il dispositivo verso imperfezioni e glitch, abbracciando la bellezza del caos e dell’errore?

 

PARADISE LOST di Francesca Fini in presenza dell’autrice Italia, 2022, 7’

Una strana creatura si aggira in un paesaggio onirico e misterioso che sembra sul punto di scomparire al primo soffio di vento. Questo film di animazione nasce dal mio desiderio di raccontare un sogno ricorrente. In questo sogno, la spiacevole sensazione di cadere nel vuoto – che tutti abbiamo provato almeno una volta – sfuma nel sentimento di precarietà e incertezza che caratterizza i nostri tempi. Dalla pandemia alla guerra in Ucraìna, l’attualità sembra segnare una sorta di conto alla rovescia verso il nulla. Questo scenario alienante e onirico è abitato da strane e fantastiche creature a cui affido il compito di preservare l’essenza stessa della nostra natura animale.

 

QUELLO CHE VERRÀ È SOLO UNA PROMESSA di Flatform Italia, 2019, 20’

Regia, fotografia, montaggio: Flatform; compositing ed effetti visivi: Stereomatrix (Reinier Van Brummelen, Neda Georguieva); effetti visivi aggiuntivi: Blue Pill FX Milan; suono: Wiebe de Boer

In un lungo piano sequenza attraverso l’isola di Funafuti si avvicendano fluidamente lo stato di siccità e quello di allagamento, e viceversa, senza interruzioni. I luoghi e le azioni dei suoi abitanti, nel costante e scorrevole movimento da uno stato all’altro, mettono a dimora le due situazioni ricorrenti dell’isola: quelle dell’attesa e della sospensione. Funafuti, nell’arcipelago di Tuvalu, è teatro da qualche anno di un fenomeno unico: per effetto dell’innaturale surriscaldamento del mare l’acqua salata risale dal sottosuolo, sgorga attraverso le porosità dei terreni e li allaga mettendo a rischio il futuro della vita sull’isola.

 

IL SECONDO PRINCIPIO DI HANS LIEBSCHNER di Stefano P. Testa in presenza dell’autore Italia, 2020, 88’

Regia, sceneggiatura e montaggio: Stefano P. Testa; fotografia: Andrea Zanoli; design del suono: Alberto Ricca; musiche: Sonars, The Honolulu, Luca Severino; mix: Nicola Gualandris; produttore: Andrea Zanoli; assistenti di produzione: Martina Fiorellino, Giulia Esposito; produzione e distribuzione: Lab 80 Film

Johannes “Hans” Liebschner ha filmato la sua vita dal 1963 al 2012. Classe 1927, era giunto in Italia per la guerra e ci è rimasto per amore di Iole, giovane bergamasca, dalla cui unione sono nati cinque figli maschi. In cinquant’anni di riprese amatoriali Hans realizza l’intimo racconto di una famiglia unita e felice, ma nel 2013, anno della sua morte, i suoi filmati finiscono in vendita in un mercatino dell’usato. Chi è stato a disfarsi di quei preziosi ricordi? I figli Klaus e Peter tentano di svelare il mistero, ripercorrendo la storia di una famiglia che attraversa le trasformazioni sociali e culturali a cavallo del terzo millennio, incrociandosi con l’evoluzione tecnologica ed espressiva del cinema amatoriale.